giovedì 28 gennaio 2010

L'Affaire H1N1 Volume II


Leggendo la stampa estera si nota che molti Stati, con la prospettiva di una colossale pandemia, avevano dato il via all’acquisto selvaggio dei farmaci per l’immunizzazione, ma l’allarme si è rivelato esagerato rispetto alla diffusione del virus A. E così ora c’è la corsa tra chi cerca di disfarsi degli stock e chi cerca di stanare gli untori. Molti governi, a seguito di una campagna economica mondiale opportunamente allarmista, ora si ritrovano con dei fondi di magazzino stracolmi di vaccino anti-H1N1.
La Francia sta tentando di vendere l’esubero di milioni di vaccini per l’influenza A. Il quotidiano Le Parisien ha riportato la notizia che il ministero della Salute ha già venduto 300.000 dosi al Qatar e che ne sta per vendere altri due milioni all’Egitto.“Siamo in contatto con altri paesi, in particolare Ucraina e Messico”, ha riferito il ministero in un comunicato. Secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie, solo cinque milioni di francesi sono stati vaccinati contro l’H1N1, contro l’acquisto di quasi 90 milioni di dosi da Sanofi-Pasteur, GlaxoSmithKline, Novartis e da Baxter International. I Francesi cercano di ammortizzare almeno una parte degli 869 milioni di euro spesi, che è la maniera più rapida rispetto alla ricerca degli speculatori che ripaghino l’intera comunità. E c’è da scommettere che alla prossima pandemia ce ne saremo già dimenticati.
La Germania non è da meno. Il ministero della Salute tedesco, dopo aver acquistato oltre 50 milioni di dosi di vaccino, ora avrebbe intenzione di rivenderne oltre due milioni di dosi. Finora solo poco più del 5% della popolazione si è vaccinata. L’intenzione di rivendere il vaccino sarebbe anche della Spagna, e così pure la Svizzera si avvia a rivendere circa 4,5 dei 13 milioni di dosi acquistate.
E l’Italia? Al momento sono state somministrate 850.000 dosi di vaccino contro l’influenza A, contro l’acquisto di 48 milioni di dosi. Il direttore generale Prevenzione e Sanità del ministero della Salute, Fabrizio Oleari, fa sapere che “per ora non è prevista alcuna cessione o vendita delle proprie dosi di vaccino contro l’H1N1, poiché è ancora in vigore la campagna vaccinale che si protrarrà fino alla fine di febbraio”.
Traduzione: stiamo aspettando un momento più "proficuo".
Se vi dicessi che ci “potrebbe” essere stato un conflitto d’interessi per la contrattazione e la vendita dei vaccini in Italia...
Il Ministero della Salute è l’autorità più alta che decide e dispone per la vaccinazione di massa contro l’influenza suina. Il Ministro che concluse l’acquisto degli immunizzatori fu l’On. Sacconi, poi sostituito da Ferruccio Fazio alla guida del dicastero.
Farmindustria è quell’organismo che raccoglie le prime 200 case farmaceutiche italiane. Insomma l’associazione di quelle aziende che venderanno al governo il vaccino. Il Direttore Generale di Farmindustria è Enrica Giorgetti. Voi direte: e quindi? Cosa c’è di male? Nulla!! Se non fosse per il fatto che la Giorgetti è la moglie di Sacconi (LEGGI).
È come se fossi il Presidente della Nutella e mia moglie è il Direttore Generale dell’associazione dei produttori di Nocciole.
Come al solito nessuno ne parla. Se raccogliessimo un euro per ogni persona che non è a conoscenza di questo “possibile” conflitto d’interessi, sono sicuro che i vaccini avanzati li potremmo ricomprare noi.
Dimentico sempre di vivere in Italia.

Francesco Denaro

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